L’indigestione

Leggo sempre con interesse gli editoriali mensili di Modelauto Review, che ha purtroppo da anni lasciato il cartaceo per passare esclusivamente online. Nel pezzo di novembre, Maz Woolley parla di due fenomeni all’apparenza lontani ma che in realtà potrebbero essere due facce della stessa moneta. Da una parte quei recenti episodi di siti scam (vittime ne sono stati ad esempio Norev e la nostra Carmodel), contenenti decine di modelli in vendita a prezzi ridicoli, pubblicizzati addirittura su Facebook. A quanto pare qualcuno c’è pure cascato (e sia detto per inciso, Facebook non sembra fare troppe distinzioni quando si tratta di incassare i soldi di una campagna pubblicitaria organizzata da chiunque, quindi anche da organizzazioni criminali provenienti da chissà dove), segno evidente che le offerte sono parse “plausibili”. Come mai? Forse perché alcuni negozi che trattano produzione mainstream – dai diecast ai resincast fino ai kit in plastica – non si peritano, abbastanza di frequente, di lanciare offerte al limite della sostenibilità. Segno che le scorte nella pancia di certi rivenditori sono difficili da smaltire. Si è prodotto e si produce troppo. Nell’editoriale di Modelauto Review giustamente si rimarca come questi fenomeni di drastico ribasso producano un effetto positivo solo apparente e immediato; essi sono il segnale di una crisi che condurrà inevitabilmente ad una riduzione delle future uscite e anche alla chiusura di certi rivenditori. C’è da chiedersi dove finiscano quelle migliaia di resincast da 100, 120, 130 euro prodotti a getto continuo in Cina e altrove. Interesse delle fabbriche orientali è buttare fuori sempre e comunque pazienza se il mercato non assorbe. I produttori vendono, smerciano e svuotano i loro magazzini. I modelli vanno a finire nei depositi dei rivenditori dove restano per troppo tempo, a parte le edizioni più ambite o quelle più limitate. Alcuni produttori si vendono direttamente le cose migliori, riservando ai negozi solo gli scarti ma questa è un’altra storia, sulla quale si potrebbe scrivere un interessante articolo a latere e non è detto che presto o tardi non lo faremo, prove e documentazione alla mano. Una pratica legale ma disonesta che finirà per nuocere ai marchi stessi.

I collezionisti sono sollecitati oltremodo. Solo pochi impallinati riescono a infilarsi in casa decine di resincast in 1:18, roba che sostanzialmente non ha alcun valore collezionistico e che oltretutto è destinata a deperire con rapidità, visti gli scarsi controlli sulla durata e sulla qualità dei materiali utilizzati in Cina. Una corsa sfrenata che punta a colpire i lati sensibili (emozionali) dei collezionisti, che finora ci sono cascati. Ne è una prova l’ingordigia irrazionale con la quale alcuni si sono fiondati sulle offerte dei siti truffaldini di cui sopra. Oppure la famelica solerzia nel voler approfittare di occasioni collodiane è indice dell’ormai conclamata incapacità di reggere il passo nei confronti di un’offerta che viaggia a ritmi vertiginosi?

6 pensieri riguardo “L’indigestione

  1. Tu David conosci credo piuttosto bene i numerosi meandri del nostro universo in miniatura; per quanto mi riguarda non vedo l’ora di leggere futuri articoli riguardo questi aspetti probabilmente poco noti al grande pubblico…

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    1. Elio, grazie per l’incoraggiamento che mi fa sempre piacere. Fin dai primissimi tempi del blog ho sempre cercato di impostare la scelta dei contenuti in modo di far trovare ai lettori alcuni argomenti “lateriali” e difficili da reperire altrove. Questo secondo me può fare la differenza, soprattutto sul web dove son buoni tutti a pubblicare news sulla produzione corrente (ci vogliono anche quelle, eh, ma non bastano).

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  2. Anche secondo il mio modesto parere è una scelta vincente (ed i numeri del sito del resto lo testimoniano); notizie sulla produzione corrente ma, volendo, anche passata per non dire remota, bene o male si possono trovare, impiegando un po’ di tempo e sapendo dove cercare.

    Quella di cui si sente soprattutto la necessità è invece la condivisione – sia pure parziale – del background, delle conoscenze accumulate in anni e anni da parte di chi questo mondo lo conosce nel profondo.

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        1. PLIT è iscritto alle newsletter media di tutti i principali marchi, abbiamo quindi a disposizione foto in alta risoluzione e comunicati stampa. Ma il mainstream è solo un riempitivo, il pubblico che vuole aggiornarsi sulle uscite recenti non credo attinga al mio sito come fonte primaria.

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