In tema di Peugeot 205, Solido ha attualmente in catalogo la 205 CTI (rossa oppure bianca), la 205 GTI 1.9 phase-1 e la 205 Rallye phase-1. La Rallye (art. S1801701) è una delle novità 2021, e completa la già ampia offerta in scala 1:18. L’uscita della Rallye permette di aggiungere in collezione una delle più diffuse hot-hatchback degli anni ottanta-novanta ad un prezzo concorrenziale: in Francia, ad esempio, alcuni Leclerc la vendono a € 36,95 e la si trova correntemente in altri supermercati a € 39,90.
Presentata nel marzo 1988, la Rallye era destinata, ancor più della GTI, agli sportivi duri e puri. La vettura era disponibile nella sola tinta bianco Meije, arricchita con i filetti dai colori PTS (Peugeot-Talbot Sport). Sotto il cofano, un brillante motore da 1294cc a due carburatori doppio corpo, dalla potenza di 103 cavalli.
Nel corso della sua carriera, la Rallye ricevette pochi aggiornamenti: per il millesimo 1990 furono introdotti il cruscotto nero al posto del grigio, un nuovo silenziatore e un circuito dell’aria modificato; per il millesimo 1991 (phase-2) venne applicato ai fari il restyling tipico di tutta la gamma Peugeot, con indicatori di direzione anteriori bianchi anziché arancioni e gruppi ottici posteriori fumé.

La produzione cessò nel 1992. La 205 Rallye fu una pietra miliare nelle competizioni: in Gruppo N la si poteva vedere dappertutto, dalla pista ai rally fino alle cronoscalate. Tanto per fare un esempio, nel CIVT la classe N7 pullulava di queste vetture (trenta, a volte quaranta iscritti), con team e piloti allettati dalle promozioni messe in campo dalla casa madre.
Per la documentazione e la produzione dei pezzi specifici, Solido non deve aver avuto troppi problemi, visto che il marchio OttOmobile ha già riprodotto la Rallye sia in 1:18 (phase-1 e phase-2) sia in 1:12 (per ora solo phase-1). Il modello è provvisto delle aperture degli sportelli. Rispetto ai Norev, la stragrande maggioranza dei Solido non ha la riproduzione del motore, ma è questo un vero difetto? Sappiamo che, per molti collezionisti, un 1:18 non è appetibile se non provvisto di almeno tre aperture, ma sinceramente a noi non pare una condizione imprescindibile. Le ruote girano, potete comunque giocarci sul tavolo della cucina.
Tutto il “pacchetto” dimostra un buon equilibrio: verniciatura, finiture, assetto, ruote, decorazione… la 205 Rallye di Solido è un ottimo modello, soprattutto per il prezzo richiesto. Certamente non potremo aspettarci le raffinatezze di un Norev da ottanta euro e neppure i dettagli di un resincast, ma il colpo d’occhio è più che soddisfacente. Alcune semplificazioni sono state inevitabili, ma probabilmente su una vettura “spoglia” come la 205 Rallye non si notano neanche più di tanto.
Contemporaneamente alla stradale, è uscita anche, in serie limitata, una versione Tour de Corse 1990 (Devin/Viste), art. S1801709. Probabilmente altre ne seguiranno. Non sarebbe una cattiva idea proporre una versione base “pronto corsa” (pista o rally), bianca e senza livree di gara, cosa che faciliterebbe elaborazioni e trasformazioni varie.