Ecco un nuovo nome nella lista delle squadre iscritte al Mondiale di Formula 1 del 1988. Vicino alle new entries Rial e BMS Scuderia Italia, che all’esordio nel Circus iridato schierano però una sola vettura a testa, compare l’EuroBrun dei soci Walter Brun, un passato da imprenditore nel comparto delle slot machine, Giampaolo Pavanello, titolare di Euroracing che gestì il programma Alfa Romeo F1 a metà anni 80, e Mino Torazzi, anch’egli manager di provenienza Euroracing. Motorphone TV, il canale YouTube di Ermanno Frassoni, ha indagato con Mino Torazzi, da anni residente in Brasile a Rio de Janeiro, sulle origini del team italo-svizzero che nel 1988 fece scendere in pista il promettente Stefano Modena e l’argentino Oscar Larrauri.

L’occasione ideale per capire meglio come nacque la sinergia tra italiani e svizzeri, quale fosse la “visione” del progetto Formula 1 per il trio Brun-Pavanello-Torazzi e qualcosa di più sui piloti, i rapporti con gli sponsor e l’atmosfera che si respirava nel team con sede a Senago, nel Milanese, dove sorgeva la pluridecorata divisione Euroracing.

Un percorso, quello della EuroBrun ER188, prima vettura prodotta dalla compagine che chiuderà i battenti con due Gran Premi d’anticipo sulla conclusione del campionato del mondo di Formula 1 1990, che sulla carta avrebbe potuto portare buoni frutti se non fosse stato per il budget risicato capace di indurre uno dei soci, Mino Torazzi per l’appunto, a lasciare il team già alla fine del 1988.