Lola T280 di Solido e dintorni

testo e foto di Marco Nolasco / redazione David Tarallo

Già che c’ero ho tolto dalle vetrina anche qualche Lola. Inizio con questa versione, che non è nello stato originale, ma presenta qualche ritocco (come quasi tutti i miei Solido di quel genere) per aumentarne la fedeltà. Rimane però un errore piuttosto grave che riguarda i retrovisori, che erano due e non uno, inoltre erano posizionati più vicini al pilota. Non volendo riverniciare il modello (e non avendone le decals…) decisi di lasciare quello che c’era dov’era, altrimenti avrei dovuto chiudere il foro con un risultato sicuramente antiestetico. Forse avrei potuto aggiungere quello di destra (e non è escluso che non lo faccia, prima o poi), ma sarebbe rimasto in posizione asimmetrica rispetto all’altro.

Qui sotto, il modello originale, nella sua scatola, con le decals complementari ancora da applicare (foto David Tarallo)

Ora la versione che arrivò 7a alla 1000 km di Buenos Aires, 1a prova del Campionato Mondiale Marche del 1972. Piloti Gérard Larrousse, Chris Craft e Reine Wisell.

Rispetto all’originale sono stati chiusi i fari, eliminate le parti posteriori dei parafanghi, modificati i retrovisori e il rollbar e, intervento piuttosto impegnativo, spostati gli sfoghi ad asola del cofano  motore. Il giallo è diverso dalla Le Mans, probabilmente non ne trovai altro. Comunque non sono certo che il giallo fosse lo stesso nelle due gare, vista la presenza dello sponsor del formaggio a Le Mans, che avrebbe potuto richiedere un giallo più intenso.

Aggiungo un frammento del foglio Solido da cui trassi le decals. La Mirage è già stata presentata. Le due Matra non sono mai state realizzate perché non riuscivo a trovare un blu idoneo. Per la Le Mans 1974 mi procurai una scocca in resina DRS Manou da adattare a un telaio Solido, tanto per cambiare, ma da tempo un Ixo la sostituisce. Per la Tour de France acquistai una seconda 650, da modificare pesantemente, ma è rimasta nel libro dei sogni.

Forse c’entra poco con la T280, ma aggiungo ugualmente una appendice di carattere personale. Rimasi molto deluso quando la programmata T282 del 1973, annunciata nel catalogo del 1974, fu cancellata e ripiegai su di un John Day, ma non ne fui soddisfatto. né del modello, che trovavo troppo largo, né del mio montaggio, con una terribile verniciatura a pennello. 

Qualche anno dopo, nel 1982, rimisi mano al modello lasciando il pianale del John Day e montandoci sopra niente meno che una scocca Luso Toys pesantemente modificata perché in origine era veramente inguardabile. Per fortuna era in plastica.

Ecco il risultato di quella elaborazione.

C’entra ancora meno, ma inserisco nel discorso l’ultima Lola di quella famiglia della mia collezione, la T294 n.813 del catalogo Norev del 1975, che riproduce la vettura sponsorizzata dalla Norev che si ritirò alla 24 ore di Le Mans del 1974. Da notare che, come nella precedente Chevron, le decals sono applicate tutte sulla parte superiore della scocca.

Chiudo con il Luso Toys nelle condizioni originali.

Una opinione su "Lola T280 di Solido e dintorni"

  1. Forse è il caso di specificare che il Luso Toys riproduce una T292 2 litri, vedi il cofano motore, ma la livrea è quella della T282 3 litri ufficiale che corse nel Mondiale Marche. Erano però disponibili altre versioni in livree corrette.
    La versione che ho realizzato è quella della 24 ore di Le Mans del 1973, dove la vettura, guidata da Jean-Louis Lafosse, Reine Wisell e Hughes de Fierlant, si ritirò dopo essere partita con il settimo tempo.

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