Non è esagerato dire che in apertura di borsa, stamani 27 novembre, si faceva fatica ad avvicinarsi ai banchi da quanta gente era già entrata nel padiglione fieristico di Novegro. Una vista che faceva bene al cuore e ricordava borse di 15-20 anni fa. Probabilmente, dopo due anni di galera, al pubblico piace ritrovarsi e partecipare in modo diretto alle manifestazioni, segno forse che – se qualche mira di “rieducazione” ci fosse stata (non lo sappiamo, ma a pensar male ecc ecc) lo scopo non è stato raggiunto. Forse non era ancora il momento giusto, anche se ci riproveranno. Tornando alla borsa, oggi abbiamo trovato quantità e qualità: speciali di buon livello (quando non ottimo), modelli e giocattoli d’antiquariato eccellenti – molti portati da venditori francesi, sempre molto gentili e competenti: paiono i nostri – e materiale vario, come libri, cataloghi e memorabilia.
A voler (e poter) spendere c’era di che ritornare a casa con roba giusta. Fa piacere ritrovare i vari Arena, ABC, Marcolin, Tron, Villa, De Stasio e compagnia bella, sempre pronti con novità e idee tutt’altro che banali. Mai come stavolta gli assenti hanno avuto torto. Oltre che per il folto pubblico, la visita della borsa di oggi non poteva essere breve: per ammirare i tanti banchi era necessaria la giusta concentrazione oltre ad un bel po’ di tempo.
Torniamo insomma da Novegro con una buona dose di soddisfazione, con l’idea ben precisa che manifestazioni di questo genere non sono morte. Anzi, con l’arrivo sul mercato di notevoli collezioni di obsoleti e di modelli speciali, le borse possono riacquistare almeno in parte il valore che avevano in passato, con la loro varietà, imprevedibilità e incertezza che sono l’esatto contrario dello shopping on line col pigiamone a mezzanotte della vigilia di Natale.









































Nell’ultima foto si vede giusto il kit Tamiya 1:24 della Porsche 956 che sto cercando!
Purtroppo non ci sono indizi per risalire all’espositore… peccato non esserci stati.
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