ACB a Parigi

Nel 2012 usciva il catalogo ragionato della produzione di modelli montati Le Phoenix, a cura del sottoscritto e di Bertrand Bigaudet. Quell’edizione, in serie limitata e numerata, andò a ruba, e ancora c’è chi me ne chiede una copia a distanza di tanti anni. Forse sarebbe anche giunta l’ora di farne una seconda edizione, magari aggiungendo la lista dei kit che all’epoca era stata omessa. Nel frattempo, inoltre, si sono aggiunti ulteriori dati al repertorio delle serie montate e le foto in archivio sono così tante che il nuovo quaderno potrebbe avere un apparato iconografico del tutto nuovo. La boutique ACB (Auto Concept Bigaudet) ha segnato un’epoca, prima come atelier di montaggio modelli speciali e vendita di giocattoli d’epoca, poi anche come sede commerciale di Le Phoenix, il marchio fondato per ridare ossigeno a Ruf dopo la rottura con Lang.

ACB era un vero paradiso per gli appassionati: a parte i magnifici pezzi d’antiquariato, di cui magari di occuperemo un’altra volta, i modelli speciali che uscivano dai laboratori erano all’avanguardia nel settore artigianale degli anni novanta. Montatori come Alberca e Miliadis realizzavano pezzi unici, a volte apribili, che non trovavano eguali nel mondo. La collaborazione con un modellista sopraffino come De Conto permetteva poi di assicurarsi delle riproduzioni in scala più grande che ancora oggi passano di mano per cifre a quattro zeri.

La mia ultima visita ad ACB in rue Carnot, nel 17mo arrondissement di Parigi, risale al maggio del 2012. Poco dopo il negozio chiuse, anche se Bigaudet continuò a trattare modelli moderni e d’antiquariato on line e ad eventi di prestigio come Rétromobile. In quel periodo stavo giusto occupandomi delle schede relative alle edizioni montate di Le Phoenix, cercando di fare ordine anche nelle liste dei montaggi su kit di altre marche, che – come molti sapranno – durante l’era Le Phoenix uscivano con una numerazione specifica e con scatola rossoblù LP. Anche se in procinto di chiudere, nel piccolo negozio ACB ci trovavi sempre qualcosa di molto particolare. Durante quella visita, ad esempio, spuntò una GTO64 di Le Mans che mi portai a casa. Nella gallery di foto che pubblichiamo oggi trovate gruppi di modelli che rappresentano bene la scelta che ACB offriva ai collezionisti negli anni novanta. Sono immagini scattate per lo più con scopi pubblicitari, per l’apparizione su riviste e cataloghi, e la maggior parte è ancora inedita. Questo lotto di foto fa parte di un archivio di diverse decine di diapositive che sono state scansionate e che prima o poi – chissà – verranno fuori in qualche libro. Godetevi intanto queste.

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