Testo e foto di Marco Nolasco
Io colleziono automodelli da sempre e non ho quasi mai venduto nulla, quindi ho ancora qualche obsoleto della mia infanzia e della mia adolescenza. Nella maggior parte dei casi ci giocavo con moderazione, quindi le loro condizioni sono rimaste in genere se non perfette buone, ma talvolta facevo dei veri propri scempi, come nel periodo in cui scoprii i rally, seconda metà degli anni ’60, e di conseguenza sfigurai molti modelli per ricavarne improbabili versioni corsaiole. Una delle malcapitate fu questa Fiat 850 coupé del 1965 della Politoys M, il n.517 uscito nel 1966.
Il rottame era pure incompleto, senza fregio sul muso paraurti anteriore e soprattutto con la cerniera della portiera del guidatore spezzata.
Qualche anno fa mi sono cimentato in un tentativo di restauro che vi affliggerà per il prossimo quarto d’ ora, se avrete la temerarietà di leggermi.
E’ stata la prima e finora ultima volta in cui ho dovuto riparare una cerniera spezzata. Ecco come ho proceduto:
1-ho praticato un foro da 0,8 mm nella sezione spezzata della cerniera
2-ho inserito nello stesso di un fil di ferro sagomato a T che potesse fungere da scheletro per la nuova cerniera
3-ho applicato più mani successive di stucco metallico per avvicinarmi alla forma originale
4-ho inserimento il tutto nelle asole di scocca e pianale del modellino, a stucco non ancora indurito, per ottenere la forma atta a permettere la rotazione della cerniera e la conseguente apertura della portiera
So che sembra incredibile, ma alla fine della fiera la portiera si apriva!










A questo punto mi procurai un paraurti anteriore e un fregio grazie alla rete e mi recai in un colorificio con il rottame ancora con la vernice originale, dove feci impazzire l’addetto, che per fortuna faceva modellismo e quindi aveva una idonea “forma mentis”, per ottenere una tinta la più fedele possibile.
Purtroppo, quando a casa gettai il modello nel solvente, non feci caso ai fari posteriori che non erano verniciati, ma in plastica riportai… beh… non gradirono il solvente e pensarono bene di sciogliersi per rappresaglia, quindi dovetti ricostruirli.
E ora è tempo di lasciare spazio a qualche foto.
Nelle ultime immagini confronto le tre 850 coupé dell’epoca, il Politoys, la rossa Edil Toys e la Mercury color ocra, che però non ho ed è surrogata da una Seat 850 coupé Joal che dal Mercury deriva.
Riassumendo:
-Parti originali: scocca, pianale, vetri, cerchi, gomme, interni, cofano, portiere, fari strass anteriori, paraurti posteriore.
-Parti non originali: fregio anteriore, paraurti anteriore e targhe
-Parti rifatte: cerniera porta sx e fanali rossi posteriori.
Come forse si intravede vicino alla portiera sinistra la vernice, dopo le aperture di prova, si è leggermente ricalcata, quindi non credo che la aprirò più…
Non mi interessano gli obsoleti restaurati, ma questo è sempre stato mio e ricordo che fu un possesso “intenso”, mi piaceva molto, forse perché riproduceva un’auto che vedevo spesso, al contrario delle auto da corsa o delle Gran Turismo di lusso.
PS La “postura” inclinata delle portiere compare anche in esemplari nella rete, quindi penso che non sia un difetto del mio montaggio.














