Lanciata nel 2008, la versione AMG della Mercedes Serie C (W204) recuperava il motore M156 con 457cv, ossia una trentina in più della versione di serie. La produzione fu arricchita con un inedito coupé a partire dal 2011, su cui si offriva la possibilità di montare una configurazione ulteriormente potenziata del V8 da 6,3 litri, che arrivava così a 517cv (“Black Series”). La C63 Coupé Black Series fu prodotta dall’AMG Performance Studio in serie limitata di 500 esemplari dall’inizio del 2012. Come opzioni vi erano due pacchetti, Track Pack AMG (pneumatici ancora più sportivi e raffreddamento attivo sul differenziale) e un set aerodinamico spinto, con alette anteriori, splitter e alettone regolabile in carbonio. La Classe C W205 che sarebbe arrivata nel 2014 avrebbe poi, com’era logico pensare, adottato il nuovo blocco da 4 litri dell’AMG GT.
Solido ha riprodotto la C63 AMG Black Series nella gamma diecast 1:43, prevendendo due scelte di colore, come ormai di costume su ogni novità: rosso (S4311602) e giallo-oro metallizzato (S4311601), entrambe con interni grigi.

I modelli, che si possono trovare a prezzi che variano dai 19,90 ai 25 euro circa, sono come sempre di discreta fattura. Il problema con i soggetti più moderni è che i maggiori dettagli e spesso la ricchezza di appendici aerodinamiche mal si concilia con l’esigenza primaria di tenere bassi i costi. Lo abbiamo già detto: in questa gamma una vettura anni 80-90 è preferibile a un soggetto moderno o contemporaneo. Tanto per fare un esempio, l’altra novità di Solido, la McLaren 765LT ci ha convinto così poco che abbiamo deciso di non recensirla neanche.



Questa Mercedes, invece, è abbastanza decente, anche se semplificazioni come le alette anteriori stampate con la carrozzeria un po’ finiscono per stonare. Volendo iniziare con i difetti, aggiungeremmo il non impeccabile allineamento dei cerchi nei passaruota (gli elementi, su tutti gli esemplari analizzati, sono storti e non centrati) e l’eccessiva sporgenza dei cerchi stessi dagli ingombri dei parafanghi dovuta alla misura non esatta dell’assale.





Molto buona la verniciatura e ottime anche le tante rifiniture tampografate. Per il resto ci troviamo di fronte al tipico prodotto 1:43 Solido, con un apprezzabile livello di montaggio, cerchi, dischi, pinze freno e gomme realistici, interni accurati anche se ovviamente non pari a quelli di uno Spark o anche solo di un Minichamps e altre piccoli preziosismi che in modelli di questa fascia di prezzo non sono certo scontati. Per la prototipazione e la decorazione Solido è andata sul liscio, visto che il Gruppo francese aveva già commercializzato in passato lo stesso soggetto nella gamma GT-Spirit 1:18. Del resto l’incessante lavoro condotto sui resincast OttOmobile e GT-Spirit in anni e anni di ricerca e sviluppo costituisce oggi per Solido un fruttuoso patrimonio cui attingere a piene mani per sostenere e valorizzare l’1:43.





