Da Marco Nolasco riceviamo foto e descrizioni di alcune trasformazioni da lui eseguite in passato su basi Solido (in questi giorni PLIT si sta occupando spesso di questo tema, che suscita puntualmente grande interesse, a riprova del fatto che il marchio francese possiede davvero un appeal unico). Entriamo subito in medias res.
Come minacciato rieccomi con qualche mio pasticcetto d’epoca su base Solido. Inizio con due Porsche n. 86 di catalogo del 1979. La prima è la nota 936/77 di serie che vinse la 24 ore di Le Mans del 1977 con Barth, Haywood e Ickx, telaio 001, elaborata il giusto come si usava allora, o almeno, come usavo fare io. La seconda è una elaborazione dello stesso modello e riproduce la 908/80 936/80 che si ritirò sempre a Le Mans nel 1981 con Joest, Niedzwiedz e Whittington, telaio Joest 80-004, con decals Record.
Vedi anche foto di apertura, ndr.



Continuo con la Lancia Stratos che vinse il MonteCarlo del 1975 con Munari e Mannucci, che non è basato sulla n. 73, che all’ epoca della mia elaborazione non era ancora uscita, ma sulla n. 27 “Tour de France”. Se avessi immaginato che sarebbe poi uscita la versione “giusta” avrei risparmiato un sacco di fatica, di stucco e di lamierino…





Chiudo con questa Ford Fiesta Gr 2 che arrivò 10ma al Montecarlo del 1979 con Vatanen e Richards. La base è il Solido n. 53 del 1979 ed è elaborata con il transkit Tron n. TK17.






Bravo Marco, hai colto lo “spirito” giusto…
"Mi piace""Mi piace"