Ferrari 312 PB Buenos Aires e Kyalami 1971

testo e foto di Renato Scotti di Uccio

I Solido d’epoca sono modelli eccezionali che ancora oggi possono competere a pieno titolo con le più moderne riproduzioni… Ciò non esime alcuni “malati” dal metterci mano per esaltarne la veridicità o per realizzare qualcosa di mai riprodotto.

Con questa piccola testimonianza voglio rendere omaggio alla marca francese ma anche alla Ferrari 312 PB del 1971 che in ambito modellistico non è stata, a mio parere, onorata come avrebbe dovuto.

Il modello die-cast più bello è sicuramente il Solido, per l’appunto, che all’epoca immediatamente modificai per riprodurre la vettura di Giunti di Buenos Aires 1971.

Come si può vedere le modifiche si limitarono all’inserimento di un pilota ed alla verniciatura del casco, così come verniciate furono anche i numeri di gare e degli sponsor (all’epoca non era facile riprodurre a stampa le decalcomanie).

A distanza di tempo, in occasione del completamento della collezione delle Ferrari vincitrici a Kyalami, ho rimesso le mani su questo modello che rimane il migliore in circolazione (dovrei dire l’unico, in quanto il modello della Brumm è ricavato dalla loro iniziale riproduzione della 312 PB del 1972 con conseguenti imprecisioni).

Per riprodurre la versione vincitrice nel 1971 alla 9 ore di Kyalami sono partito ancora una volta dal Solido, operando sul modellino le stesse modifiche che furono fatte sulla vettura vera nel corso dell’anno.

L’analisi più dettagliata della documentazione ed una maggiore dose di coraggio mi ha fatto prendere in mano il trapano per correggere l’errore più importante del modello Solido, per cui, prima di passare alla nuova, mi sono dedicato alla mia vecchia elaborazione.

Impresa non facile perché si trattava di fare gli incavi nella carrozzeria per accedere ai tappi dei serbatoi. Una conformazione particolare molto diversa da quella presente sulle auto del ’72.

La versione di fine anno aveva i fari, un diverso specchietto retrovisore, delle prese d’aria Naca sul cofano motore (ormai col trapano in mano non trovo pace…), dei nuovi spoiler e delle nuove decals…

Ok, non saranno dei capolavori di verniciatura e montaggio come quelli dei modellisti bravi ma sono pur sempre delle riproduzioni precise storicamente e nel complesso fedeli, merito soprattutto della ottima base di partenza: l’imbattibile modellino Solido.

7 pensieri riguardo “Ferrari 312 PB Buenos Aires e Kyalami 1971

  1. Belle elaborazioni del tempo che fu !! ❤️ Ho un gran ricordo di Renato Scotti di Uccio. che, se non sbaglio, negli anni ‘70 commercializzò un motore boxer Ferrari in bagno d’argento che fa parte della mia collezione.

    "Mi piace"

    1. Ehi che piacevole ricordo! Comunque il motore non è in bagno di argento ma è tutto in fusione unica in argento, con una tecnica che il bravo fonditore dell’epoca (certo Gibbino) non seppe replicare per il Ford 8V e il 12 cilindri Alfa Romeo di cui avevo realizzato i prototipi…
      Fu così che la mia “Ditta” produsse un solo motore!!!
      Che nostalgia della Firenze piena di ottimi artigiani e di tanta passione!

      "Mi piace"

    1. Infatti, caro Marco!
      …Ed io seguo sempre i tuoi lavori sempre molto accurati perchè in fondo il vero piacere è nella ricerca della storia sia dell’auto da riprodurre sia del modellino di partenza.

      "Mi piace"

  2. Elaborazioni molto belle, La 312 è sempre stata nella sua semplicità una delle “barchette” più belle in assoluto, e Solido l’ha magistralmente riprodotta considerando anche l’ età ( il modello dovrebbe essere del 1973) e fa parte di quella linea di favolosi modelli sport-prototipi che Solido lanciò negli anni settanta

    "Mi piace"

  3. Grazie Stefano.
    Aggiungo che il modello Solido, benchè abbia quella “omissione” delle cavità per i bocchettoni del carburante che ho realizzato nella mia elaborazione, rimane il migliore per fedeltà e soprattutto per rispetto della scala. Poche altre marche, sia di modelli die cast sia speciali, hanno riprodotto la 312 PB del 1971.
    Però tutte hanno difetti uguali (Ferrarina 43) o peggiori (Brumm).
    Persino quello in scala 1/18 di Tecnomodel, che viene definito “press version”, mi lascia qualche dubbio.
    Il più preciso è un modello di Paolo Devodier in 1/12 che riproduce esattamente la versione Nurburgring.
    Scusa la digressione ma… “la mania è mania”!

    "Mi piace"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: