Due Delage molto particolari

testo di Marco Nolasco / foto di Corrado Crivellaro e Marco Nolasco

Nei primi anni ’70 venni in possesso dei primi due kit di Paddy Stanley, la Sunbeam GP 1924 e la Delage 15-S-8 GP 1927. Riuscii a montare la prima, ma la seconda fu iniziata e abbandonata in un cassetto fino ad un paio di anni fa, quando coinvolsi Corrado Crivellaro in un progetto di recupero apparentemente insano, ma che invece ha saputo realizzare nel modo che vedrete. 

Un cenno alla storia di questa bella biposto, sicuramente nota agli appassionati, ma può essere utile per meglio inquadrare i modelli che vi presenterò.

Delage voleva vincere il Campionato del Mondo, allora riservato ai Costruttori, istituito nel 1925. Fu battuto dall’Alfa Romeo il primo anno e dalla Bugatti nel 1926, ma il 1927 fu il suo anno. Le quattro vetture da un litro e mezzo costruite nel 1926 furono migliorate per la nuova stagione e si aggiudicarono quattro dei cinque Gran Premi in calendario e ovviamente il campionato, tutte con Robert Benoist.

Alla fine della stagione Delage vendette le vetture e si ritirò. Due di esse finirono a Lord Howe, che corse e occasionalmente vinse nella categoria vetturette fino al 1935. Nel 1936 una delle due fu venduta a Richard “Dick” Seaman, che la modificò, la dipinse di nero e vinse diverse gare di quella stagione, sempre nella categoria vetturette.

Bene, il progetto era quello di riprodurre due versioni vincenti, una per il 1927 e una per il 1936. Furono scelte quella con il telaio n.3 che vinse il Grand Prix dell’A.C.F. del 1927 e quella con il telaio n.4 che vinse il JCC 200 Mile di Donington nel 1936.

Di seguito il kit nelle condizioni in cui fu consegnato a Corrado e le foto delle vetture vere.

Il primo problema è stato quello delle ruote. Corrado ha provato a costruirle, ma non è rimasto soddisfatto del risultato e ha optato per delle ruote BBR, di misura idonea.

Ha poi clonato la scocca e il pianale del Paddy Stanley. La scocca clonata è stata poi modificata e divisa in due parti per ottenere il master. Tra l’altro è stato necessario allungare il passo spostando all’ indietro il retrotreno.

Ecco qualche foto di queste fasi.

Continuo con i dettagli della scocca clonata. I pannelli con le feritoie di sfogo dell’aria sono stati stampati in 3D.

Si continua a dettagliare.

La scocca è pronta per la stampa.

I tamburi dei freni della “Seaman” sono di dimensioni maggiori rispetto all’ altra.

Di seguito le scocche definitive e quelle dove  si mette a punto lo scarico.

Sotto, nella prima foto si vede il diverso sviluppo degli sfoghi dell’aria nelle due vetture. La seconda è quella del 1936.

Di seguito le fotoincisioni, l’avantreno, altri elementi delle sospensioni e i primi dettagli aggiunti alle carrozzerie.

Nell’ultima foto i cruscotti.

La verniciatura.

Seguirà una leggera lucidatura, ma niente “effetto caramella”, del tutto fuori luogo, a parer mio, su questo genere di vetture.

Ed ecco la 1927 finita, quella che vinse il Grand Prix dell’A.C.F. il 3 luglio 1927 con Robert Benoist a Linas-Montlhéry.

Era la vettura con il telaio n. GP3 delle quattro costruite.

Ed ora la nera che vinse il Junior Car Club 200 Mile il 29 agosto 1936 a Donington con Richard “Dick” Seaman, categoria vetturette, davanti a due ben più moderne ERA.

Era il telaio n.GP4. La vettura fu modificata all’anteriore e montava tamburi dei freni maggiorati rispetto al 1927. Da non confondere con le altre due Delage prodotte nel 1937 su input del principe Chula per il cugino Bira, diverse dalle quattro originali, che corsero fino ai primi anni ’50. Il modello Minichamps riproduce una di queste due.

Ecco un confronto tra le due sospensioni anteriori diverse.

I cerchi lucidi della nera non mi convincevano, quindi ho rotto le scatole a Corrado che è riuscito a spruzzarle di alluminio senza smontarle, impresa che a quel punto sarebbe stata difficilissima.

Chiudo con qualche foto dei modelli sulle basette fatte dal sottoscritto, mentre le altre sono di Corrado Crivellaro.

2 pensieri riguardo “Due Delage molto particolari

  1. Grazie Alfonso, ma i complimenti sono tutti per Corrado che, a parer mio, ha fatto un capolavoro! Ed è stato il suo primo cimento in questo genere di modelli!

    "Mi piace"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: