124 Sport Coupé in 1:43, confronto a quattro!

testo e foto di Marco Nolasco

Propongo un confronto tra quattro modellini di 124 Sport Coupé, precisamente:

– Mercury n. 302 del 1969 Fiat 124 Sport Coupé 1^ serie 1967 

– Mercury n. 302 del 1972 Fiat 124 Sport Coupé 2^ serie del 1969

-Auto Pilen n.329 del 1972 Seat 124 Sport Coupé 1600 del 1970

– Starline per collana Fiat Story Hachette uscita n. 24 del 2007 Fiat 124 Sport Coupé 2^ serie del 1969.

MERCURY

Questi due Mercury hanno lo stesso numero di catalogo perché sono l’uno l’aggiornamento dell’altro, che segue, in ritardo, quello dell’auto vera.

La prima serie è il primo modello della nuova serie Special, caratterizzata da finiture più economiche che permettevano un prezzo di vendita di 500 lire. Il primo numero della nuova serie, la Sigma F1 n. 301, uscirà successivamente, purtroppo in una scala maggiore dell’1/43.

Il modellino, disponibile in vari colori, uscito nel 1969 non aveva decals se non la targa posteriore. Nel 1970 fu arricchito da una poco realistica, visto il  modello, placca da rally sul cofano anteriore, che poteva essere del Rally di Montecarlo, della Coppa delle Alpi, come la mia, del Rally dell’Elba, della Liegi-Sofia-Liegi, del Rally dei Fiori, del Rally dei Tulipani o del Rally dell’Acropoli.

Nel 1972 Mercury mise mano agli stampi e lanciò la 2^ serie del coupé torinese, con esito, a parer mio, meno felice. Fu modificato il cofano e il frontale, ora con i quattro fari inglobati nella mascherina, ma eccessivamente prominenti, e lo specchio di coda, con i nuovi fanali a elementi orizzontali e ripassati in rosso. Sparì la scritta identificativa del modello, che in compenso acquisì una nuova decal con  la bandiera italiana e l’ovale con la I.

Il mio esemplare ha il cofano nero, ma era disponibile anche il tinta unita e in versione Rally dell’Elba, nella livrea delle Fiat ufficiali dell’ epoca. La vera, però, non fu mai impiegata in gara.

Purtroppo cambiano anche le ruote, ora del tipo veloce denominato “Velox”, il cui cerchio tutto sommato è accettabile, ma di battistrada eccessivamente largo.

Entrambi i modellini mantengono le porte apribili e il pianale pressofuso ben dettagliato.

AUTO PILEN

La prima serie della 124 coupé non fu mai prodotta in Spagna dalla Seat, che però nel 1970 lanciò la 124 Sport identica alla 2^ serie italiana. Auto Pilen la riprodusse egregiamente con un paio di anni di ritardo.Il modellino è molto ben riuscito, forse un pelo piccolo, fusione e verniciatura ottime e le classiche quattro parti apribili con sedili ribaltabili. Non deriva dallo stampo Mercury ed è dotato di quattro strass a simulare i fari anteriori e, purtroppo, del classico, per questa marca, cruscotto cromato. Le ruote classiche con cerchi fedeli e pressofusi e i fanali posteriori riportati contribuiscono ad elevare la qualità del modello al top per quegli anni.

Le targhe spagnole caratterizzano ulteriormente il modello. Nella foto il cofano anteriore è socchiuso, non si apre più di così e preferisco non sforzare per non combinare guai. 

STARLINE

Questo modellino da edicola della seconda serie è ovviamente più dettagliato dei precedenti, ma purtroppo è verniciato in una tinta che non credo fosse nella cartella dei colori della vera. Presenta le caratteristiche tipiche della ditta tedesca, con molto argento e poche cromature. La 124 Starline monta i cerchi in magnesio disponibili all’epoca come optional.

Qualche nota di commento, ovviamente di carattere personale.

Trovo gradevole la prima serie Mercury e poco riuscita la seconda. Decisamente migliore la riproduzione della Starline, ma la più pulita è la spagnola, della quale, però, non digerisco il cruscotto cromato. E’ leggermente più piccola delle altre tre, in scala 1/44 circa. Le altre sono di uguale lunghezza, ma le due Mercury hanno il passo troppo lungo di un paio di millimetri abbondanti, quindi gli sbalzi, soprattutto il posteriore, troppo corti. 

Le parti apribili dell’Auto Pilen sono molto precise.

Nelle foto sotto compaiono le tre seconda serie.

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