Vi ricordate delle Ferrari 312 PB elaborate su base Norev di cui PLIT aveva parlato nell’ormai lontano 2022? No? Ebbene, ecco il link per rinfrescare la memoria: https://pitlaneitalia.com/2022/11/16/ancora-sulla-ferrari-312-pb-targa-florio-1972-base-norev/ e https://pitlaneitalia.com/2022/11/16/ferrari-312pb-targa-florio-1972/
Stamani abbiamo ricevuto una gradevole sorpresa. Ferdinando Polverino De Laureto ha lasciato un messaggio sul sito che era tutto un programma: “Ho letto per caso entrambi gli articoli sulla 312P base Norev e mi sento di quotarne (termine orribile, ma come tradurre contemporaneamente “approvare” “fare mio” e “condividere”?) entrambi i contenuti. Le ruote del modello di Fontana mi ricordano quelle FDS prima serie per il quale – come ho in passato scritto qui – lavoravo come disegnatore. Poiché ho anch’io la mia brava Jet Car rielaborata con ruote FDS seconda serie (e tutto il resto, con specchietto autocostruito), però convertita in 1000km di Monza (Ickx/Regazzoni), volevo spedirvi una foto, se gradita… ma dove?“
Non abbiamo esitato a ricontattarlo subito ed ecco che ci sono arrivate le foto insieme a un testo che vale assolutamente la pena pubblicare nella sua interezza. Speriamo oltretutto di riparlare preso con Polverino De Laureto, perché siamo convinti che abbia un bel po’ di storie interessanti da raccontare.
Ecco intanto cos’ha scritto a proposito delle elaborazioni che vedete in questa pagina.
Solo per premessa, sono del 1961 (generazione di Baby Boomer ma anche di Baby Transformer di… Solido), sono art director per aziende italiane e case editrici e nonostante gli studi di medicina, ho uno specifico know how come grafico e copywriter.
Non a caso produco decals vettoriali (per uso personale e non ancora per spaccio…) in assoluta autonomia. Tranne per la stampa…
Ho una collezione di 1/43 sempre in evoluzione (ed elaborazione) di oltre 2500 modellini. Solo per Jacky Ickx posseggo oltre 130 referenze (tra cui una mirabolante Matra Simca 670 Spa di provenienza Ixo sapientemente decurtata del pur suadente deretano e modificata in tutto (ve la invio perché ne sono particolarmente contento) e diverse elaborazioni di modelli mai riprodotti in serie (per esempio una McLaren Elva prodotta in plastica dalla francese Clé, ma trasformata tale che neanche la mamma la riconoscerebbe) ovviamente Ickx Guards Trophy 1966).

Per l’argomento del giorno:
La mia 312P deriva dal classico, ma molto azzeccato nelle linee, Norev 835, di cui va riconosciuto il miglior stampo in serie per la versione 1972 (Mebetoys ne fece uno stampo… incappato incidentalmente in una devastante pressa orizzontale e a riguardo avrei una teoria del perché, Brumm ha pure combinato un po’ di pasticci dimensionali, Ixo è arrivata secoli dopo… con altre tecnologie, il resto è prodotti speciali, ma questa è un’altra storia).
Interventi a cuore aperto: sostituzione ruote (FDS metalliche oro e decals), leggera verniciatura sopra l’originale per pigrizia (e resistenza del colore), rivisitazione interni con cambio pedaliera cruscotto, sedili rosso scuro etc, motore visibile posteriore (non mi sono sforzato troppo qui), retrovisore completamente autocostruito con specchietto riflettente (non verniciato dunque), decals Solido (ai tempi erano quasi le uniche) e autorealizzate.

Essendo stato elaborato secoli fa, manca di cinture e il volante è rimasto l’originale per quanto arricchito di razze argento e il plin plin giallo tondo Ferrari (mai scordarlo). Ci avrei schiaffato un Jacky Ickx al volante ma non prima di una cura dimagrante (e… de-virilizzante) a causa della posizione del volante tipica di molti modelli coevi.



ho rifatto anch’io 2 312 norev. Ovvero una è norev , mentre la seconda è una ristampa artigianale senza nome ma di evidente derivazione da master norev con qualche miglioria, tipo scocca/l’abitacolo in resina e alluminio. Rispetto all’originale, ho ingrandito i fari eccessivamente piccoli nel norev.
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Ben fatto, Dario. Avrei agito pedissequamente, ma come hai letto non ho sverniciato il modello e quindi non ho agito sullo zamak. Un’alternativa non invasiva avrebbe potuto essere quella di scegliere di riprodurre una versione ’72 con quei giochetti di nastro adesivo rosso intorno ai fari che i tecnici ai box usavano per fissare meglio le calotte di plexi, ma questo purtroppo è avvenuto – mi risulta – solo a Kyalami dove ahimè il parabrezza anticipava la versione ’73. Però ho usato questo sistema per emulare i fari in una mia 312P Verem che, utilizzando lo stampo Solido 194 faro-privo, volle celebrare la 2a classificata a Buenos Aires ’72, che invece i fari ce li aveva eccome! Una furbata veremiana che, pur avendo aggiunto le pinne posteriori che Solido non aveva, non teneva conto dell’evoluzione della bocca anteriore, del rollbar e soprattutto dei retrovisori piatti inaugurati proprio in Argentina. Ma – come già detto – questa è un’altra storia.
NB: mi dilungo troppo?
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Dilungarsi è scrivere in modo farraginoso e inconcludente come si legge purtroppo spesso sulla stampa specializzata e anche sui social, e non mi pare proprio il tuo caso! Quanto allo scotch intorno ai fari, mi pare che la cosa venne praticata anche alla Targa Florio del 1972, ma potrei sbagliarmi.
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per quanto riguarda la matra 74 , ho iniziato la stessa procedura di “tranciatura”con uno starter lm74 , kit con una coda a dir poco sconcertante.
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… però, essendo in resina, più semplice da gestire “en tranchant”…
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no , non ti dilunghi affatto, ANZI!! Leggere di modelli del passato e varie tecniche annesse è un piacere . Pensa che la seconda modificata è proprio la versione kyalami. Modelli fatti una 20ina di anni fa. La matra invece, sì, è resina e semplice da lavorare
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