testo e foto di Marco Nolasco
Propongo un confronto tutto giapponese tra due interpretazioni lontane nel tempo e nella tecnica impiegata della Honda RA 273 di formula 1 del 1966, ovviamente in scala 1/43. Si tratta della Kanda in ottone del 1968 e della riproduzione di Ebbro n. 44262, un die cast del 2011.


Entrambe le confezioni sono piuttosto eleganti e adatte ad un modello da collezione, ma sicuramente colpisce di più quella della Kanda considerando l’epoca. L’Ebbro è fissato alla basetta con le solite viti e i distanziali che permettono di non comprimere le gomme, mentre il Kanda è fissato con un elastico, ovviamente non più quello originale. Passando ai modellini colpisce subito la maggiore larghezza del più recente, che a prima vista pare eccessiva, più convincente quella del Kanda. Il passo invece è simile. La seguente tabella delle misure conferma l’impressione per l’anteriore mentre entrambi i modelli sono eccedono al posteriore e nel passo:
| EBBRO | KANDA | VERA | 1:43 | |
| Passo (mm) | 58,5 | 59 | 2390 | 55,6 |
| Carreggiata anteriore (mm) | 41 | 33 | 1460 | 34 |
| Carreggiata posteriore (mm) | 41 | 39 | 1440 | 33,5 |

Le linee generali appaiono diverse, forse anche per le diverse tecniche impiegate. Anche qui il più vecchio, a parer mio, è più fedele, forse per il fatto che è in lamierino che però è causa dell’antiestetico taglio nella parte inferiore del muso. Il motore del Kanda è invece fuso e le sospensioni in filo di ottone. Come si vede dalle foto l’assetto è improbabile, in questo meglio l’Ebbro. Ho provato a sistemarlo abbassando il muso, ma come forse si vede nella foto dei frontali ha ceduto il braccio inferiore della sospensione di destra. Nel frattempo l’ho risistemato, ma preferisco evitare ulteriori danni, pertanto l’assetto rimane così, pazienza se il muso punta verso l’alto.

Le finiture sono ovviamente superiori nel più recente, che riproduce la versione che arrivò quarta al Gran Premio del Messico del 1966 con Richie Ginther, nona e ultima prova del Campionato del Mondo Piloti, dopo un terzo posto in griglia. Fu il miglior risultato di quell’anno per la scuderia giapponese. Pilotino a parte, che può piacere o meno (a me non piace molto, ma lo lascio tranquillo dov’è), dovrebbero essere sbagliati i retrovisori, che credo fossero bianchi.
Il Kanda non è nelle condizioni originali, ne avevo già parlato anche su PLIT1. E’ stato verniciato dal sottoscritto seguendo le due foto allegate in versione presentazione. In origine era in ottone naturale e il motore poteva essere o no verniciato in nero opaco. Il mio lo era. Non escludo che fosse disponibile anche una versione verniciata, comunque non dovrebbe essere troppo difficile riportarlo com’era.





Torno alle confezioni per notare che la scatola dell’Ebbro sembra richiamare, nel colore e nella trama del cartoncino, proprio quella della Kanda, ma della Brabham, l’altro modello di questa firma. Inoltre Ebbro ha realizzato delle formula 1 in ottone in scala 1/20, non so se anche in 1/43, quindi non è da escludere che il più vecchio abbia in qualche misura ispirato il modello più recente. D’altronde mi risulta che in Giappone l’ottone sia un materiale apprezzato per le riproduzioni anche in ambito fermodellistico. Spero che tutto ciò possa interessare i lettori di PLIT.

Sono casi sicuro che il Ebbro ‘e un Spark, come praticamente tutti i Ebbro in resina; intanto la Spark li sta riproponendo un po’aggiornati (lo stesso per certe Super GT fatte per Ebbro anni e anni fa).
I Ebbro 1/20 sono in zamac, belli ma molto, molto fragili. In certi modelli i cerchi in plastica si sciolgono, cosa aggravata secondo me di come vanno conservati i modellini, roba problematica in un Giappone dove c’e davvero tanta umidità e caldo.
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I soliti problemi della roba cinese. Del resto, questo i collezionisti non riescono a capirlo: i cosiddetti modelli premium sono fatti laggiù con gli stessi materiali di quelli low cost.
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In genere non compro modelli cinesi recenti proprio per evitare guai del genere. Penso e spero che dopo un certo numero di anni quello che doveva succedere sia ormai successo e se il modello mi sembra a posto dalle foto lo compro. Questo Ebbro nasce nel 2011, credo, ed è ancora ok, spero rimanga così almeno finché rimarrò così io…
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Le ruote sciolte le ho viste solo sui Ebbro 1/20 (in qualche Ra273, Ra300), ovviamente prodotti nelle loro fabbriche in Cina, ed ‘e chiaramente un problema reazione chimica tra le gomme (che hanno la tendenza di incollarsi) e la plastica del cerchio. Anche certe volte lo vedo in qualche Ebbro/Redline (le Ferrari di Super GT): e naturalmente visto che il fenomeno ‘e uguale a quello di tanti Spark…
Ho la impressione che gli Ebbro 1/43 in Zamac resistano bene al tempo, al contrario degli Minichamps…
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Sugli Ebbro 1:43 delle vetture del GT giapponese ci sono dei casi di ruote (verniciate) che si squagliano, esattamente come accade coi Minichamps. Ho rilevato anche le solite fioriture di vernice, dovute alla scarsa o nulla preparazione del fondo.
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Ciao a tutti.
Bene, finalmente un confronto tra formula1. Grazie.
Ivan.
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Se capiterà l’ occasione e se David sarà d’accordo proporrò altri confronti con delle formula 1
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Volentieri!
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Grazie per questo bell’articolo e per l’altro sulla Kanda (approfonditi e stimolanti) che mi hanno fatto rprendere in mano il mio vecchio modellino, acquistato non so dove e non so quando!
Il mio è rimasto tutto in ottone originale e l’unico problema che ha sono alcune screpolature sugli pneumatici (qualcuna anche piuttosto profonda).
C’è qualche prodotto che possa far bene alla gomma per evitare che le screpolature si aggravino?
A Marco (a chi altri dovesse avere questo modello), chiedo inoltre se è normale il fatto che il mio non abbia il parabrezza trasparente e che la posizione del volante sia molto bassa.
Grazie.
Renato
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Ciao Renato
Per le gomme e per il parabrezza non so che dirti, non mi sembra normale. Il mio esemplare non presenta screpolature, anche se le gomme sono indurite. Il parabrezza non è perfetto, ma mi sembra in linea con quelli che vedo sulla rete. Il volante è effettivamente molto basso, sfiora il sedile, e così mi sembra anche nelle foto di Internet. Non conosco prodotti per la gomma.
PS Lo avrai acquistato tramite Quattroruotine, so che eri socio allora, sulla rivista ci sono diverse foto dei tuoi lavori.
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