Interludio critico: Spark, speciali e nevrosi varie

I tanti commenti all’articolo di Claudio Govoni (https://pitlaneitalia.com/2023/01/22/la-battaglia-delle-balene-bianche/ ) dimostrano come il dibattito “resincast vs speciali vs edicole”, al di là di alcune pieghe irragionevoli prese soprattutto sui social, resti non solo di attualità ma si carichi di significati in continua evoluzione che seguono gli sviluppi tecnici e commerciali da parte di marchi e distribuzioni. Nei commenti al link in alto potete leggere una campionatura direi abbastanza completa di tutte le tendenze, recenti o meno recenti. Nella sezione dei commenti all’articolo di Claudio ho postato una versione meno elaborata di questo intervento.

Senza voler dare ragione o torto a nessuno (perché qui si parla di un divertimento, e tale deve restare, anzi ben venga il dibattito civile), considerazioni da fare ce ne sarebbero, ma non voglio essere eccessivamente pedante. Sugli speciali, però, vorrei puntualizzare almeno due cose: primo, certi collezionisti non cercano solo (o necessariamente) la fedeltà storica, ma sono più focalizzati sulle vicende legate ai modelli stessi. Non è la prima volta che lo scrivo, ma mi pare doveroso ripeterlo. E’ questo, oltretutto, un modo per non farsi venire l’orticaria ogni volta che un produttore di resincast o anche gli artigiani contemporanei commettono stupidaggini: tu hai il tuo bell’AMR factory built degli anni ottanta, con o senza errori, ma ti piace così perché è lo specchio di un’epoca e sarebbe un sacrilegio anche il solo pensare di metterci le mani. Secondo, il nostro Nicola Lettieri cita Spark: per uno come lui, che si concentra sulle vetture contemporanee, Spark è una mano santa, inutile girarci intorno. Oggi nessun artigiano si sognerebbe minimamente di mettere in produzione una Porsche 911 RSR, una GT3 della 24 Ore di Spa, la Toyota vincitrice a Le Mans, la Glickenhaus 007LMH o un’Oreca di LMP2. Troppo complesse le vetture reali perché una piccola realtà amatoriale possa pensare di poter reggere il confronto con le capacità tecniche del gruppo Dickie-Ripert. Il discorso si complica, e parecchio, quando si va a pescare nel passato, anche recente. Lì, devo dirlo sinceramente, non riesco a condividere, probabilmente neanche a comprendere, le logiche di chi accatasta centinaia, a volte migliaia, di Spark.

Spark ha dato l’illusione di potersi procurare modelli speciali a poco prezzo, ma è – appunto – una pia chimera. Questi non sono e non saranno mai modelli speciali. Certamente i montatori di kit fanno errori e se ti va male un pastrocchio di un modellista anche rinomato rischia di costarti non gli ottanta euro di una ciambella-Spark senza buco (presto saranno cento, ma diciamo pure ottanta), bensì duecento, trecento o quattrocento, quando non ancora di più. Forse in certi casi siamo noi che chiediamo troppo, ma lasciamo perdere: fatto sta che se hai un modellista di fiducia provvisto di abbastanza cultura storica da accollarsi almeno quel lavoro di ricerca di base per non farti passare le giornate chino sulla documentazione (altrimenti diventa un altro lavoro e dovrebbe essere lui a pagare te) il risultato finale sarà sempre e comunque superiore a qualsiasi Spark. Forse non necessariamente sotto l’aspetto della finezza (quello dipende anche dal kit di partenza e – ripeto – alcune specifiche tecnico-industriali a disposizione di Spark sono davvero complesse da rifarsi “in casa”) ma sicuramente della fedeltà storica e dell’esclusività. Ho sempre considerato importante avere modelli che altri non hanno. Non per vanità, ma perché a mio avviso una collezione deve essere il più personale possibile. Deve, cioè, rispecchiare i gusti, la vita, le esperienze e l’individualità del suo possessore. E oltretutto ricercare modelli rari mi diverte enormemente di più che andare su CK-Modelcars e comprarmi l’ennesimo resincast. Ovviamente di resincast rari ce ne sono a bizzeffe ma avete capito il concetto. La conclusione? Forse le tematiche che si scelgono condizionano il nostro giudizio e la nostra percezione del reale “valore” di modelli che non ci appartengono. Andando ancora più a fondo nell’interpretazione, potremmo dire che chi non ha molta fiducia nella fedeltà storica assoluta, potrebbe superare alcune nevrosi iniziando a collezionare Dinky. Salvo poi rischiare di svilupparne altre, non necessariamente meno perniciose.

Foto d’apertura: tre Porsche 935 Record in una brutta foto (ma quella è) scattata di mattina presto, con mano tremante, nel timore di fare qualche danno. Comunque rendono l’idea.

2 pensieri riguardo “Interludio critico: Spark, speciali e nevrosi varie

  1. Spesso, troppo spesso, le discussioni sugli automodelli vanno poi a cadere sull’argomento Spark.
    Parlane bene, parlane male, parlane spesso…
    Spark è diventata nel tempo una sorta di spartiacque, infatti, ha mostrato grandissime capacità e, in prospettiva, potenzialità enormi che, però, ha disatteso in più di un’occasione.

    "Mi piace"

  2. Si tratta sempre di opinioni e gusti personali. Personalmente non mi interessa di avere un modello in esclusiva, non mi tange se ce l’hanno anche altri 500 o 1000 appassionati. Il mio credo si traduce in due banali frasi: “mi piace” o “non mi piace”. Certo nella mia collezione il numero maggiore sono gli Spark, che ho acquistato dal n.00 perchè dal mio punto di vista il rapporto qualità/prezzo era e resta buono. Quando hanno fatto stupidaggini, sempre che me ne sia accorto perchè non sono un esperto ai massimi livelli, il modello l’ho lasciato sul banco del negozio da cui mi servo. Se ho acquistato modelli con imperfezioni, beninteso di qualsiasi marca, non me ne faccio un cruccio, perchè sicuramente hanno soddisfatto la mia condizione del “mi piace”.

    "Mi piace"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: